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ID 20
IMMAGINE
TITOLO Ecco le 10 opere d’arte più care del mondo (e chi le ha comprate)
CORPO DEL MESSAGGIO Il quadro più caro di cui si conosce nome e cognome di chi l’ha acquistato è l’olio astratto di Jackson Pollock (2,4×1,2 m) creato nel 1948. È stato venduto nel 2006 da David Geffen a David Martinez per 148,1 milioni di dollari. Si tratta di un’opera straordinariamente innovativa nel suo genere, creata con colori sintetici e resine fatti colare sul supporto usato come tela. Grigio, marrone, bianco e giallo creano una sorta di rete che ricorda un nido. A seguire troviamo «Woman III» di Willem de Kooning (172,7×123,2 cm) venduto nel 2006 da David Geffen all’investitore americano Steve Cohen per 145,4 milioni di dollari. Fa parte di una serie di 6 dipinti, eseguiti tra il 1951 ed 1953. Uno dei quadri dell’espressionista olandese-statunitense che creò l’affascinante serie che ha la donna come tema centrale.Al terzo posto di questa classifica di tesori troviamo Gustav Klimt con il suo celeberrimo «Ritratto di Adele Bloch Bauer» (olio su tela, 1907) venduto nel 2006 da Maria Altmann alla Ronald Lauder & Neue Galerie per 142,8 milioni di dollari. Primo di due dipinti omonimi (come abbiamo visto anche in questa classifica) viene considerato l'ultimo e più rappresentativo del Periodo Dorato dell’autore. Dopo essere stata rubata dai nazisti insieme con tutti gli averi della famiglia Bloch-Bauer, l’opera fu rivendicata decenni dopo dalla nipote di Adele, scampata alla persecuzione degli ebrei, che riuscì infine a tornare in possesso del dipinto solo in seguito ad una procedura legale. Il quadro ritrae Adele Bloch-Bauer, figlia dell'imprenditore Maurice Bauer, poi convolata a nozze con il figlio del barone Bloch, grande industriale dello zucchero grazie al quale consacrò la propria affermazione sociale. Adele è incastonata in uno sfondo vibrante di luce che crea uno stile bidimensionale. Quarto posto: Van Gogh con il suo «Ritratto del Dottor Gachet» (1890, 68x57 cm) venduto nel 1990 dalla famiglia Kramarsky a Ryoei Saito (miliardario, titolare di una delle più grandi imprese giapponesi nel settore cartario) per 134,6 milioni di dollari. Il dottor Gachet è seduto ad un tavolo. Il suo busto è rivolto a sinistra mentre il volto è orientato nella direzione opposta. La guancia destra poggia sul pugno chiuso della mano. Infatti, manifestando molta stanchezza, il dottore si abbandona sul braccio destro osservando con un’espressione assente oltre il bordo del dipinto.E siamo a Renoir. Che conquista il quinto posto di opera più costosa mai venduta con il suo «Ballo al Moulin de la Galette» (1876, 131×175 cm) venduto da Betsey Whitney a Ryoei Saito nel 1990. In questo capolavoro il maestro fissa un momento della vita parigina in un'atmosfera di felice abbandono, ritraendo la spensieratezza e il gusto della Belle Époque. C’è Picasso al sesto posto. Con il suo «Ragazzo con la pipa» (1905, 1 m×81 cm). Qui non si conoscono né il nome del venditore né quello dell’acquirente. Si sa solo che è stato venduto nel 1905 per 117,6 milioni di dollari. A volte – anzi spesso – i compratori vogliono restare anonimi. Settimo posto, ancora un Van Gogh con il suo capolavoro «Iris» (1889. 71x93 centimetri) acquistato dal manager australiano Alan Bond nel 1987 per 101,2 milioni di dollari. Vincent l’ha realizzato mentre era ricoverato all’ospedale San Paul-de-Mausole a Saint-Rémy, un anno prima della sua morte. Van Gogh non lo reputava un quadro finito ma uno studio di natura. L’artista qui ha usato delle caratteristiche tipiche dello stile artistico giapponese ukiyo-e (colori netti, contorni marcati, prospettiva ribassata e visuale molto ravvicinata).Di nuovo un Picasso all’ottavo posto dei quadri più costosi venduti al mondo. Si tratta di «Dora Maar con gatto» venduto dalla famiglia Gidwitz nel 2006 ad un compratore anonimo per il pubblico a 100,7 milioni di dollari. In quest'opera Picasso ritrae la sua giovane amante con un gatto nero sulla spalla. E siamo al nono posto, occupato ancora da Van Gogh con il suo «Ritratto di Joseph Roulin» (1889, 81,3x65,4 cm) venduto al Museo di Arte Moderna di New York (Usa) da un collezionista privato nel 1989 per 99,7 milioni di dollari. L’uomo ritratto in uniforme è Joseph Roulin, postino di Arles e buon amico di Van Gogh. Verrà ritratto per un totale di sei volte, solo o in compagnia dei familiari, con i quali Van Gogh era in ottimi rapporti. La moglie di Roulin, Augustine, sarà ritratta nella tela La Berceuse. Roulin indossa la tipica divisa da postino. Il suo volto, sereno e rubizzo, è incorniciato da una folta barba. In una lettera al fratello Theo, Vincent paragonò il postino a Socrate. Al decimo posto troviamo Klimt con il «Ritratto di Adele Bloch Bauer II» (1912, 190x120 cm) venduto per 93 milioni di dollari da Maria Altmann nel 2006 ad un compratore anonimo. Si tratta della seconda versione di una celebre opera dello stesso autore e del suo Periodo Oro, nella quale trasfigurava l'immagine della modella in un idolo pagano irraggiungibile e fuori dal tempo. In questo quadro, invece, il soggetto ritorna ad essere un’elegante donna della propria epoca, abbigliata alla moda. La componente ornamentale è ancora accentuata e lo sfondo piatto ricorda una serie di tappezzerie o arazzi sovrapposti.
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