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ID 19
IMMAGINE
TITOLO Ferrari 365 P
CORPO DEL MESSAGGIO Galeotto fu il Salone di Parigi del 1966 dove la Ferrari 365 P venne mostrata per la prima volta, catturando gli sguardi di molti, tra cui quelli di Gianni Agnelli. "La voglio" ha pensato l'Avvocato e in quel di Maranello sono partiti i lavori per dare forma e sostanza ai desideri del numero uno di Fiat. Nasce così la seconda 365 P (numero di telaio 8815), uguale nell'impostazione alla concept originale ma diversa per alcune soluzioni. Prima tra tutte l'adozione di un cambio automatico al posto del classico manuale a cinque marce, per ovviare ai noti problemi alla gamba sinistra che hanno sempre tormentato l'Avvocato. Ecco quindi l'operazione di trapianto del convertitore di coppia Sportomatic di Porsche, uno dei primi cambi automatici sportivi della storia, abbinato a una trasmissione transaxle. Dalla Cavallina al Cavallino.Un'altra modifica rilevante riguarda il sedile centrale, montato su una staffa in grado di ruotare di 90° per facilitare ingresso e uscita dall'abitacolo. Infine il tetto: sulla concept originale era in vetro mentre l'Avvocato optò per una copertura in plexiglass, soluzione costosa per l'epoca e commissionata dallo stesso Agnelli a un fornitore tedesco. Un modello molto particolare tra la collezione di auto del patron Fiat, finita chissà come in quel di Newark (Stati Uniti) e ritrovata da Simon Kidston (numero uno di Kidson, società svizzera di consulenza e intermediazione per le auto classiche) su segnalazione di un appassionato. Dopo 4 anni di lavori eccola tornata in ottima forma per essere esposta al MAUTO di Torino fino al 18 febbraio 2023.
NOTE PIE PAGINA

 

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